Concludo con un Tanti auguri, perché, data la sua brevità, viene proposto integralmente –
trascrizione preparata di getto in occasione di un compleanno e utilizzata dal coro in migliaia di occasioni – incipit quasi banale per dare l’idea di spontaneità, poi armonia più ricca e tormentata da ritardi che si ricompone in un ‘deludente’ finale provvisorio all’unisono – risveglio e accordo finale in secondo rivolto per brindisi e standing ovation.